STORIA DEL TERRITORIO

STORIA DEL TERRITORIO

I

Dalla Lecco di Manzoni

« Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte;

e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni ».


Così Alessandro Manzoni descrisse il territorio in cui ci troviamo, nel suo romanzo capolavoro, I promessi sposi. Si trattava di un milanese, innamorato del lago di Como, in particolare del "ramo" lecchese. 


A distanza di oltre 200 anni, un altro milanese di nascita, il socio fondatore di OVER S.r.l., il Sig. Giuseppe Sigurani, ha trascorso parte della sua adolescenza proprio sulle rive del ramo lecchese e, folgorato dalla bellezza di questo paesaggio, ha deciso di avviare la sua attività proprio negli stessi luoghi cari al "padre" di Renzo e Lucia.

II

all'Adda di Leonardo

I moti fondamentali del fiume Adda, il suo flusso, i vortici e le sue onde, sono stati ritratti da Leonardo da Vinci durante i suoi soggiorni lombardi. Egli studiò la fattibilità di una diga presso la località dei Tre Corni a Paderno d'Adda, per rendere navigabile il fiume in presenza di tumultuose rapide, che secondo alcuni storici dell'arte avrebbero ispirato il fondale di uno dei suoi capolavori pittorici, la Vergine delle Rocce.


Si aggiunga che nel famoso Codice Atlantico si può notare la sua familiarità con il medio corso dell'Adda, dove egli ritrae il traghetto tra Canonica e Vaprio, oggi riprodotto fedelmente e del tutto funzionante in località Imbersago.


Sappiamo, infine, che durante il suo soggiorno milanese alla corte del Duca Ludovico il Moro, Leonardo realizzò una serie di disegni sulle chiuse presenti nella zona tra Paderno e Cornate d'Adda.

III

Passando per la diga di Robbiate e la centrale idroelettrica Semenza

La diga fu costruita all'inizio della grande gola/canyon che il fiume si è scavato all'altezza del comune di Robbiate.


Tra l'altro grazie alla stessa è stato possibile alimentare un canale che convoglia le acque qualche chilometro più a valle, alla  centrale idroelettrica Esterle di Porto d'Adda (costruita tra il 1906  e il 1914 e dedicata), oltre a produrre energia elettrica grazie ad una seconda e vicina centrale idroelettrica, la Semenza di Paderno d'Adda (costruita nel 1920).


Le creste infine sullo sfondo della Grigna, una strada sinuosa accompagnata da un fiume, l'Adda, sembrano aver ispirato il genio di Leonardo in uno dei suoi più celebri dipinti, la Gioconda.

IV

Fino a Ponte San Michele

Il ponte San Michele, noto anche come ponte di Calusco, ponte di Paderno o ponte Rothlisberger, è un ponte ad arco in ferro a traffico misto, ferroviario-stradale. La sede stradale è larga cinque metri ad una corsia, con due passaggi pedonali sui lati. Nel livello inferiore del ponte transita invece la linea ferroviaria Seregno-Bergamo.


Il ponte fu progettato e costruito nel 1899 dall'ingegnere svizzero Jules Röthlisberger (1851-1911). È lungo 266 metri e si eleva ad 85 metri al di sopra del livello del fiume Adda.


Per le sue caratteristiche tecniche è considerato un capolavoro dell'archeologia industriale e ingegneristica italiana dell'Ottocento, tanto che nel 2017 il ponte è stato candidato per essere inserito nella lista UNESCO dei patrimoni dell'umanità.

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